Il secondo giorno a Bahir Dar e' completamente dedicato alla visita del Lago Tana e dei suoi monasteri. La navigazione su queste calme acque e' piacevole e accompagnato da un sole molto caldo scendo nelle varie isole per inoltrarmi nella vegetazione e scoprire questi monasteri aventi pitture di rara bellezza: di forma tonda sono completamente circondati da pitture che ricordano la storia del cristianesimo e mettono in primo piano molto spesso San Giorgio che uccide il drago (il patrono dell'Etiopia). La serata e' di quelle che si ricordano...credo di aver girato tutti i bar della citta' eh eh!!
In quattro ore mi sposto a Gondar dove passo tre piacevoli giorni tra la visita della cittadella imperiale e passeggiate tra i monti vicini (che male il ginocchio!!). Con il Palazzo di Fasiladas che sovrasta le altre costruzioni la cittadella imperiale e' ancora ben conservata e passeggiare all'interno e' rilassante oltre che m olto interessante.
Per arrivare ad Axum prendo un bus che in tredici ore , tra gli altipiani etiopi, mi porta a Shire dove perdo la coincidenza e mi fermo per la notte. Piu' di una volta mi e' capitato, durante questo viaggio, chiudere gli occhi mentre si affrontavano curve con precipizi altissimi (credo che in alcuni momenti anche l'autista li abbia chiusi). A Shire incontro Chris, un ragazzo di Londra, che insieme a me prende una stanza per la notte e con il quale passero' alcuni piacevoli giorni insieme: veramente una buona persona. Al mattino prendiamo un minibus e finalmente dopo quasi due giorni arriviamo ad Axum.
Le stele di Axum (tra le quali la piu' famosa e' la stele di Roma restituita pochi anni fa dopo che Mussolini l'aveva fatta tagliare in pezzi e fatta portare in Italia dove e' stata nella zona del Circo Massimo per decenni), le tombe dei re, il Monastero di Pentalewon (e la stupenda passeggiata tra la vegetazione e accompagnati da bambini che ci parlavano in inglese per far vedere che sono dei buoni studenti) sono solo alcune delle meraviglie che offre questa 'sonnecchiosa' cittadina.
Sempre in compagnia di Chris l'escursione a Yeha e a Debre Damo. Questo monastero e' posto su una montagna dalla cima piatta e per arrivarci bisogna, dopo una lunga scalinata, inerpicarsi per una parete verticale aiutati da una corda e come 'messa in sicurezza' una corda di cuoio abbastanza consumata (prima e ultima volta che faccio una cosa del genere). La discesa e' stata traumatica per me e ne sanno qualcosa i miei polpastrelli visto che ne ho lasciato un po' sulla fune.
E' stato divertente l'ultima sera andare a vedere la partita in un grosso salone utilizzato come centro incontri dove, mentre io mi guardavo Roma - Juventus su un piccolo televisore, decine e decine di etiopi erano presissimi ad assistere a Chelsea - Manchester City (oltre ad occupare i posti due ore prima dell'inizio del match e' stato favoloso assistere alla gioia e alla festa seguita dai goal dei loro beniamini).