domenica 18 dicembre 2011

MASSI WORLD TOUR: LALIBELA - ADDIS ABEBA




Perche' un viaggio nel nord dell'Etiopia sia completo credo che la visita alla citta' di Lalibela sia di fondamentale importanza: le sue chiese rupestri sono uno spettacolo da non perdere (peccato per le coperture sopra le costruzioni: orribili). E' incredibile come sia stato possibile costruire queste chiese scavando nella roccia; perdersi nelle gallerie che uniscono le varie chiese e' avvincente come altrettanto emozionante e' la visita all'interno di queste meraviglie.



Il consiglio che posso dare e' lasciare la visita di Bet Giyorgis per ultima...lascia tutti a bocca aperta ed e' considerato il monumento simbolo dell'Etiopia. Altrettanto interessante e' il mercato del sabato mattina e le passeggiate nei monti vicini. qui le distanze sono enormi e mi e' capitato di incontrare dei ragazzi che per andare a scuola ogni mattina percorrono a piedi 23 chilometri (46 tra andata e ritorno)...e noi prendiamo la macchina per fare 50 metri!!!





Questi giorni li ho passati in compagnia di Rick, un kiwi (NEW Zeland) che avevo incontrato sul Salar de Uyuni in Bolivia e che ho ritrovato qui per coincidenza (piccolo il mondo!!). Tra Injera (il pane etiope),ful (ceci, pomodoro e uova) e carne alla brace...condito con del vino locale, finisco la mia visita a Lalibela con la promessa che ci ritornero' un giorno. In aereo mi sposto ad Addis Abeba per passare gli ultimi giorni di questa mia avventura nel Corno d'Africa!!


MASSI WORLD TOUR: BAHIR DAR - GONDAR - SHIRE - AXUM



Il secondo giorno a Bahir Dar e' completamente dedicato alla visita del Lago Tana e dei suoi monasteri. La navigazione su queste calme acque e' piacevole e accompagnato da un sole molto caldo scendo nelle varie isole per inoltrarmi nella vegetazione e scoprire questi monasteri aventi pitture di rara bellezza: di forma tonda sono completamente circondati da pitture che ricordano la storia del cristianesimo e mettono in primo piano molto spesso San Giorgio che uccide il drago (il patrono dell'Etiopia). La serata e' di quelle che si ricordano...credo di aver girato tutti i bar della citta' eh eh!!



In quattro ore mi sposto a Gondar dove passo tre piacevoli giorni tra la visita della cittadella imperiale e passeggiate tra i monti vicini (che male il ginocchio!!). Con il Palazzo di Fasiladas che sovrasta le altre costruzioni la cittadella imperiale e' ancora ben conservata e passeggiare all'interno e' rilassante oltre che m olto interessante.



Per arrivare ad Axum prendo un bus che in tredici ore , tra gli altipiani etiopi, mi porta a Shire dove perdo la coincidenza e mi fermo per la notte. Piu' di una volta mi e' capitato, durante questo viaggio, chiudere gli occhi mentre si affrontavano curve con precipizi altissimi (credo che in alcuni momenti anche l'autista li abbia chiusi). A Shire incontro Chris, un ragazzo di Londra, che insieme a me prende una stanza per la notte e con il quale passero' alcuni piacevoli giorni insieme: veramente una buona persona. Al mattino prendiamo un minibus e finalmente dopo quasi due giorni arriviamo ad Axum.
Le stele di Axum (tra le quali la piu' famosa e' la stele di Roma restituita pochi anni fa dopo che Mussolini l'aveva fatta tagliare in pezzi e fatta portare in Italia dove e' stata nella zona del Circo Massimo per decenni), le tombe dei re, il Monastero di Pentalewon (e la stupenda passeggiata tra la vegetazione e accompagnati da bambini che ci parlavano in inglese per far vedere che sono dei buoni studenti) sono solo alcune delle meraviglie che offre questa 'sonnecchiosa' cittadina.



Sempre in compagnia di Chris l'escursione a Yeha e a Debre Damo. Questo monastero e' posto su una montagna dalla cima piatta e per arrivarci bisogna, dopo una lunga scalinata, inerpicarsi per una parete verticale aiutati da una corda e come 'messa in sicurezza' una corda di cuoio abbastanza consumata (prima e ultima volta che faccio una cosa del genere). La discesa e' stata traumatica per me e ne sanno qualcosa i miei polpastrelli visto che ne ho lasciato un po' sulla fune.
E' stato divertente l'ultima sera andare a vedere la partita in un grosso salone utilizzato come centro incontri dove, mentre io mi guardavo Roma - Juventus su un piccolo televisore, decine e decine di etiopi erano presissimi ad assistere a Chelsea - Manchester City (oltre ad occupare i posti due ore prima dell'inizio del match e' stato favoloso assistere alla gioia e alla festa seguita dai goal dei loro beniamini).



domenica 4 dicembre 2011

MASSI WORLD TOUR: ADDIS ABEBA - BAHIR DAR



Ed eccomi qua ad Addis Abeba (o Addis Ababa come la chiamano gli etiopi) capitale leggendaria dell'Abissinia. Il primo impatto con la citta' ce l'ho al mattino presto (visto che sono arrivato nella notte) e quello che subito mi salta agli occhi e' la gran confusione di auto e persone. La poverta' dell'Etiopia si nota subito e ogni due passi vengo avvicinato da qualcuno che chiede l'elemosina...una cosa davvero toccante!! Vagabondare per la citta' e' comunque molto piacevole e allora mi lascio trasportare da quest'aria che sembra fermatasi negli anni '40. I bar sono tutti affollati (si dice che la patria del caffe' sia l'Etiopia ma...non ditelo a me che da buon italiano negherei la cosa) e la gente per strada e' sorridente e in cerca di scambiare sempre quattro chiacchiere con lo straniero. Purtroppo ci sono anche molti procacciatori che cercano in tutti i modi di 'fregare il forestiero'...chi ti invita per un caffe' in una casa privata (per poi farti pagare un conto salitissimo), chi si offre di accompagnarti per strada solo per scambiare due parole (e poi pretendere una mancia come guida), chi si spaccia per studente e che, con la scusa di praticare con me un po' d'inglese, cerca di portarti in bar o negozi costosissimi (per poi ottenere la ricompensa dal negoziante).




Dopo tre giorni ad Addis Abeba prendo un autobus per Bahir Dar a nord della capitale. Un viaggio interminabile di undici ore su e giu' per l'altopiano etiopico mi porta sulle rive del lago Tana, famoso per due motivi: i monasteri risalenti al XV secolo e la foce e le cascate del Nilo Azzurro.
Oggi mi sono visto le cascate mentre domani vedro' il resto. Le cascate, le seconde per grandezza di tutta l'Africa dopo le cascate Vittoria, sono imponenti ed e' uno spettacolo andare fino sotto per vedere questa immensa massa d'acqua che scende da piu' di trenta metri. E' la prima volta che vedo cascate cosi' grandi e rimango meravigliato da questo sublime spettacolo della natura.
Stanco morto e' l'ora di andare a mangiare un injera (piadina tipica dell'Etiopia...acida ma deliziosa) e prepararsi alla gita di domani sul lago Tana.



martedì 29 novembre 2011

MASSI WORLD TOUR: VILANKULOS (Mozambico) - BLANTYRE (Malawi)



Questo è sicuramente uno dei viaggi che ricorderò per sempre nella mia vita da viaggiatore: più che un trasferimento si è trattato di un vero e proprio idillo. Due volte alla settimana c'è un collegamento tra Vilankulos e Tete vicino al confine con Malawi. Il discorso con la gente del posto è stata circa così:
Massi: quando è l'autobus per Tete?
Mozambicani: Domani
Massi: ok a che ora?
Mozambicani: Domani
Massi: ok ma...mattina, pomeriggio o sera??
Mozambicani: Domani


Che fare?? Alle sei di mattina sono già nel piazzale dove arriverà l'autobus (arriverà??) e aspetto. Alle quattro del pomeriggio finalmente arriva un autobus ma la sorpresa è che non arriva dove voglio io ma si ferma lungo la strada. Sette ore di bus e vemgo scaricato a Inchope (centro nevralgico dei trasporti del Mozambico centrale). Cosa fare? E' notte e sono solo a metà strada dal luogo in cui voglio arrivare. Passo all'autostop e vengo caricato da un camion ista che mi porta in circa un'ora a Chimoio dove, mi hanno detto che ci sono collegamenti per Tete. Arrivo a Chimono all'una circa della notte e cerco la stazione dei minibus. Il collegamento c'è ma alle sei del mattino: per fortuna mi lasciano caricare il bagaglio sul bus e così alleggerito riesco a muovermi nelle vicinanze della fermata del bus per mangiare qualcosa e aspettare la partenza. Alle sei e mezza si parte e dopo qualche ora arrivo a Tete; fermarsi qui?? ormai ho fatto trenta e faccio trentuno: minibus che mi porta al confine con il Malawi (aspetto due ore per partire e poi due ore e mezzo di viaggio).



Alla frontiera vengo fermato dalla polizia del Mozambico che mi chiede come mai ho questi ochhi così rossi (vagli a spiegare che ho preso una congiuntivite) e dopo discussioni su discussioni riesco finalmente a passare. Dieci minuti di taxi per arrivare alla frontiera malawaiana e da qui un minibus che in due ore mi porta a Blayntre...finalmente a destinazione. Che viaggio ragazzi...ma questa è l'Africa!!! 




MASSI WORLD TOUR: TOFO - VILANKULOS



Come detto nel post precedente faccio il viaggio da Maputo fino a Tofo con Pedro (un ragazzo di Madrid) e con lui passo anche i tre giorni successivi sulle bianche spiagge del Mozambico tra mangiate di pesci e lunghe bevute di birra...



Dopo due giorni a Tofo saluto il mio nuovo amico e parto alla volta di Vilankulos; il viaggio inizia al mattino molto presto con un minibus per poi prendere, dopo una lunga passeggiata per raggiungere il porto, un traghetto che in una ventina di minuti mi porta a Maxixe da dove prendo un altro minibus che, in quattro ore, mi porta a Vilankulos. 


Altri due giorni di relax, con lunghe camminate solitarie al mattino presto sulla spiaggia scoperta dalla bassa marea e si riparte alla volta del Malawi...



MASSI WORLD TOUR : SWAZILAND - MAPUTO



Dal Kruger National Park, con qualche ora di autobus si arriva nel Regno dello Swaziland (un piccolo stato al confine con il Mozambico). Dopo una veloce visita alla capitale Mbabane mi fermo per qualche giorno a Ezulwini per fare qualche trekking nella valle di Malkerns. La cortesia della gente dello Swaziland è sorprendente   e, pur essendo uno stato abbastanza povero, vedo che la gente vive con una dignità superiore alla media.
Da qui prendo un minibus per Maputo capitale del Mozambico. Caricato all'inverosimile di persone e merci arrivo a Maputo dopo un lungo viaggio poichè veniamo fermati alla frontiera per scaricare e caricare tutto quello che c'è sul bus per almeno quattro volte ma alla fine ci lasciano andare.



Arrivo a Maputo che è sera (dovevo arrivare nel primissimo pomeriggio) e la prima idea che mi faccio della città è quello di una grande città che potrei chiamare più paesone che fino a quindici anni fa ha dovuto fare i conti con la guerra. nel centro città ci sono molte attività di italiani che si sono fermati qui proprio in quel periodo. le case in stile liberty del centro ci ricordano momenti migliori vissuti da Maputo che comunque mi lascia l'idea di una città che sta cercando lentamente di rialzare la testa.


In guest house conosco Pedro, un ragazzo di Madrid, e (siccome lui ha la macchina) riesco a scroccare un passaggio per Tofo, circa 400 chilometri più a nord.

venerdì 4 novembre 2011

MASSI WORLD TOUR KRUGER NATIONAL PARK


Lasciata Johannensbugh alle spalle vado verso nord est e dopo un lungo viaggio arrivo al Kruger National Park: il Parco più famoso del Sud Africa. In tre giorni riesco a vedere tutti e cinque i 'Big Five' (Elefante, Bufalo, Leopardo, Leone e Rinoceronte) ma non nascondo una piccola delusione: Dopo essere stato nei parchi di Kenya e Tanzania mi sembra che il numero degli animali qui sia molto minore...magari è solo una mia impressione. Lascio spazio alle foto che credo siano quello che la gente vuole vedere.




















Ho avuto la fortuna di far parte di una visita con persone simpatiche che mi hanno fatto notare come io di giorno sia silenzioso e poi mi svegli la sera (ma chi mi conosce lo sa che sono fatto così). E adesso si scende verso sud...verso il Regno dello Swaziland!!!


domenica 30 ottobre 2011

MASSI WORLD TOUR MASERU - JOHANNESBURG




Dopo 9 ore di bus arrivo a Bloemfontein dove aspetto un minibus per il Lesotho. Questi minibus, tipici dei paesi africani, partono solo quando sono al completo e io (molto fortunato) aspetto per ben 6 ore prima della partenza; in due ore sono a Maseru, capitale di questo piccolo stato (circa una volta e mezza la Lombardia), che sorge in pieno Sud Africa. Le montagne e i trekking sono i principali motivi per una visita in Lesotho e io quindi…opto per completo relax. Trovo un posto favoloso per dormire: un backpakers che fa anche da campeggio proprio in riva al lago…spettacolare in particolar modo all’ora del tramonto quando i colori cambiano e le montagne si tingono di colori che cambiano ogni istante. Camminando per le vie di Maseru si nota come questo staterello sia stato non contaminato da quella brutta parola chiamata Hapartheid: la distinzione tra uomini di colore e bianchi è molto meno evidente che in Sud Africa. La pace regna ovunque e io mi godo questo angolo di tranquillità con grande piacere.



Vuoi fare una telefonata a casa?? eccoci qui pronti in strada...basta scegliere la compagnia giusta dal cartello appeso sul corpo dello 'spacciatore' di telefonate...



Dopo tre giorni riparto alla volta del Sud Africa (la mia destinazione è Johannesburg) e dopo tante ore di viaggio, stipato (nel vero senso della parola) in due piccoli minibus arrivo in questa grande città che è già buio; non nascondo che mi trovo un po’ spaesato al mio arrivo nella caotica stazione che si snoda per le vie del centro…prendo un taxi e mi faccio portare nella guest house che si trova nella tranquilla zona di Emmarentia dove ville di facoltosi ‘bianchi’ sono state trasformate in ostelli per viaggiatori zaino in spalla. Domani si parte verso il Kruger National Park…mi aspettano qualche giorno di safari prima di partire per lo Swziland. E allora godiamoci questa gita sperando che il tempo, che in questi giorni non mi è stato molto amico, mi accompagni.


lunedì 24 ottobre 2011

MASSI WORLD TOUR PORT ELIZABETH - DURBAN



Eccomi qui in Africa e subito cominciano i 'problemi' che tanto amo dei trasporti. Parto da Città del Capo e dopo 12 ore di bus arrivo alla periferia di Port Elizabeth; il bus ha dei problemi che 'verranno risolti in pochi minuti' (ci dicono); dopo due ore e mezza fermi gli altri passeggeri chiamano la polizia, arriva la televisione locale e io, unico turista su autobus di linea (e non quelli troppo cari che usano gli altri turisti) sono al centro dell'attenzione del reporter...rilascio una dichiarazione in un inglese da prima elementare ma io sono l'unico che mi diverto. Alla fine vengo caricato da un ragazzo sudafricano che sta andando a fare surf proprio vicino al mio ostello...benvenuto in Africa!! ah ah



Port Elizabeth è una città tranquilla e mi fermo qui per andare a vedere le balene (ne vedrò moltissime oltre a pinguini e delfini). La sera è movimentata e senza alcun problema mi faccio coinvolgere dalla 'movida' del posto.



Dopo due giorni mi sposto a Durban (14 ore di bus) e arrivo in questa città che è ormai buio. Durban è una città portuale di più di 3 milioni di abitanti con un miscuglio di razze esagerato; infatti oltre alla popolazione di colore, ai bianchi e ai meticci qui ci sono moltissimi indiani (il 20 %della popolazione). Porto Natal (questo è il vecchio nome di Durban) è una cità considerata molto pericolosa per la criminalità ed io, da bravo turista, giro  la notte solo e mi 'ficco' nei posti bui...eh eh
Al Consolato del Mozambico ottengo il visto per il proseguo del viaggio e mi godo una giornata di sole che finalmente fa capolino tra le nuvole.