Dopo 9 ore di bus arrivo a Bloemfontein dove aspetto un minibus per il Lesotho. Questi minibus, tipici dei paesi africani, partono solo quando sono al completo e io (molto fortunato) aspetto per ben 6 ore prima della partenza; in due ore sono a Maseru, capitale di questo piccolo stato (circa una volta e mezza la Lombardia), che sorge in pieno Sud Africa. Le montagne e i trekking sono i principali motivi per una visita in Lesotho e io quindi…opto per completo relax. Trovo un posto favoloso per dormire: un backpakers che fa anche da campeggio proprio in riva al lago…spettacolare in particolar modo all’ora del tramonto quando i colori cambiano e le montagne si tingono di colori che cambiano ogni istante. Camminando per le vie di Maseru si nota come questo staterello sia stato non contaminato da quella brutta parola chiamata Hapartheid: la distinzione tra uomini di colore e bianchi è molto meno evidente che in Sud Africa. La pace regna ovunque e io mi godo questo angolo di tranquillità con grande piacere.
Vuoi fare una telefonata a casa?? eccoci qui pronti in strada...basta scegliere la compagnia giusta dal cartello appeso sul corpo dello 'spacciatore' di telefonate...
Dopo tre giorni riparto alla volta del Sud Africa (la mia destinazione è Johannesburg) e dopo tante ore di viaggio, stipato (nel vero senso della parola) in due piccoli minibus arrivo in questa grande città che è già buio; non nascondo che mi trovo un po’ spaesato al mio arrivo nella caotica stazione che si snoda per le vie del centro…prendo un taxi e mi faccio portare nella guest house che si trova nella tranquilla zona di Emmarentia dove ville di facoltosi ‘bianchi’ sono state trasformate in ostelli per viaggiatori zaino in spalla. Domani si parte verso il Kruger National Park…mi aspettano qualche giorno di safari prima di partire per lo Swziland. E allora godiamoci questa gita sperando che il tempo, che in questi giorni non mi è stato molto amico, mi accompagni.