Questa mattina riesco a mettermi in sella presto e per la prima volta da quando sono partito ho il vento a favore che mi fa ‘volare’ nei primi 50 chilometri. Il tragitto, tolto qualche saliscendi, è tutto in altura e attorno a me il panorama è fatto di lunghe distese e qualche avvallamento. Purtoppo fa molto freddo e sono obbligato a metà strada a vestirmi con l’abbigliamento invernale che avevo alla partenza da Saluzzo. Arrivo a Sivrihisar nel primo pomeriggio e trovo alloggio in un otel (in Tuchia lo scrivono senza h) dove per pochi euro riesco a trovare un letto, un bagno in comune ma molta cordialità. La città è posta ai piedi di un’alta cresta montagnosa dove si trovano le rovine di un castello bizantino e dà il nome alla città (Sivri " oggetti appuntiti ", Hisar" fortezza, il castello "). Super cena: con tre euro riesco ad avere un piatto di carne (pensavate alto eh??!!) con patate, un piattone di riso con fagioli, insalata, caffè turco, thè, acqua e aranciata…cosa voglio di più???
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